I versi, in questa raccolta, compongono e interpretano la realtà attraverso il filtro della letteratura – nella consapevolezza che la letteratura è di per sé realtà, più organizzata, assimilata e comprensibile della realtà stessa. In questa prospettiva le cose si fanno intellegibili solo dopo che il tempo e la forma – «ora che / sei ombra» – le hanno attraversate. Così i lirici greci e latini, gli acmeisti russi, i poeti italiani del primo Novecento – letti, frequentati e assorbiti come parenti o amici – forniscono le parole, il ritmo, il respiro per decifrare il presente e il passato, il mondo interno e esterno, la storia personale e quella di tutti. Una voce originale proprio perché in intimità con i classici. Una sensibilità potente e acuta proprio perché apparentemente fragile.
«La poesia di Rosa Maria Salvia fonde con ottimi risultati l’amore per l’umile, per la realtà, la memoria e l’accensione lirica. È una poesia alta e affabile, di un lirismo assoluto e discreto al tempo stesso, teso verso una piena e luminosa fedeltà alle cose, alla realtà e alla vita». (Valentino Fossati)
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