Opere Vincitori

 

SEZIONE POESIA

1° PREMIO: Ciò che vedo è la luce di Danila Di Croce (Atessa, CH)

Danila Di CroceDocente di Lettere nel Liceo di Atessa (CH), ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie Punto coronato (ed. Carabba), nel 2011, finalista al Premio Tulliola, XX ed.; Menzione d’Onore al Premio Violetta di SoragnaXIX ed. e segnalazione di merito al Premio Massa, città fiabesca” V ed.). Ha partecipato ad alcuni premi conseguendo diversi riconoscimenti, tra cui, per la poesia inedita: menzione all’XI ed. del Premio InediTO – Colline di Torino; seconda al Premio Alpi Apuane, XXIX ed. - Presidente di giuria Umberto Piersanti; segnalata al Premio Città di Corciano, XXII ed. - Presidente di giuria Guido Davico Bonino; finalista al Premio Il Fiore, XXVII ed. - in giuria Rossano Vittori, Dante Maffia, Gabriella Sica, Fabio Simonelli; segnalata al Premio Europa in versi e in prosa, VII ed.; terza al Premio Alberoandronico, IV ed. e al Premio Histonium, XXIV ed.; finalista al Premio Penne, 2010.

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2° PREMIO: Asimmetrie & Sghembi di Quito Chiantia (Milano)

Quito ChiantiaDopo una lunga esperienza professionale in ambito psichiatrico, oggi si occupa di programmazione dei servizi sociali e sanitari nel sud-Milano. Insegna sociologia e legislazione nei corsi regionali per operatori socio-sanitari. Si occupa di sociologia sanitaria, comunicazione interculturale e criminologia. È stato redattore della rivista «La Mosca di Milano», intrecci di poesia arte e filosofia. Ha maturato esperienze criminologiche in ambito carcerario. Suoi contributi sono apparsi su varie riviste, antologie e siti di settore. Ha ricevuto numerosi premi e menzioni in Concorsi Letterari. Ha pubblicato il libro VERBALI – ideali cartelle cliniche (La Vita Felice, 2009) e due opere per i tipi di Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy.

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SEZIONE NARRATIVA - ROMANZO

1° PREMIO: Ninna nanna per elefanti di Michele Arezzo (Ragusa)

Michele ArezzoSiciliano, alto poco meno di due metri, ha la erre moscia e scrive. È il suo mestiere da otto anni, principalmente sceneggiature e spettacoli teatrali, come Cemento Armato, portato in scena a Roma da Cantine Teatrali. Gira spesso per teatri, scuole e librerie di tutta Italia raccontando la letteratura. Produce podcast, tra cui “Piramidi e “Sonnambuli”, quest’ultimo, nato dalla commistione di idee con il giornalista Fabio Manenti, club letterario notturno che fa rivivere Ragusa in maniera del tutto inaspettata. Ha ideato il laboratorio di scrittura ‘Fabbrica Pehnt’, attraverso cui cerca d trasmettere ai ragazzi uno sguardo sulla vita che è fatto di attenzione a ciò che ai più può sfuggire, ai minuscoli dettagli che creano la magia. Si porta addosso, fedele, un certo dolore. Il suo sogno più grande è di venire letto ovunque.

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2° PREMIO: Pruriti di Davide Staffiero (Torricella, Svizzera) 

Staffiero

È nato e cresciuto in Svizzera. Inguaribile cinefilo e avido consumatore di serie tv, dopo un breve periodo come critico cinematografico si è trasferito in televisione, dove dal 2009 seleziona i film da proporre in palinsesto. Divora storie per passione e per lavoro, tanto che qualche volta gli viene voglia di scriverne una sua. Il suo romanzo d'esordio, Il Programma, è stato semifinalista al Premio John Fante e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Letterario Giovane Holden. A partire del 2020 è presidente dell'Associazione Altroquando, organizzazione senza scopo di lucro votata alla divulgazione del genere fantastico. A giugno 2022 uscirà Dalle 9 alle 6 (Edikit, 2022), il suo primo romanzo.

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SEZIONE NARRATIVA - RACCONTO

1° PREMIO: Una famiglia di Mattia Cecchini (nato Città della Pieve, PG, vive Markelstrasse, Berlino)

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Si laurea nel 2014 in Tecniche di radiologia medica e nel 2017 si trasferisce a Berlino. Lavora in un ospedale vicino allo zoo, partecipa a vari laboratori di scrittura e collabora con la rivista letteraria «Eterna». Nel 2021 i suoi racconti vengono pubblicati su diverse riviste letterarie: «Split», «Rivista Blam!», «Pastrengo», «Il mondo o niente», «Tremila battute», «Grande Kalma», «Formicaleone», «Narrandom», «Eterna» e «Il rifugio dell’ircocervo». Con il racconto La coscienza di zero è arrivato secondo all’XVIII edizione del Premio Letterario Nazionale Bukowski, mentre con il racconto Sconfitte ha vinto la I edizione del Premio Letterario L’Avvelenata.

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SEZIONE SAGGISTICA

1° PREMIO: Campagne di demonizzazione, querele temerarie e minacce mafiose come ostacoli alla libertà di stampa nei regimi democratici europei: i casi Caruana Galizia, De Gregorio e Angeli di Maria Fabia Simone (San Giovanni Rotondo, FG)

Maria Fabia SImoneSi è laureata a Bologna in Relazioni Internazionali. Dopo sei anni di formazione e lavoro tra Francia, Irlanda, Grecia, Belgio e Stati Uniti, è tornata in Italia con in mano una laurea francese in Studi Europei e un’esperienza professionale al Parlamento europeo. A Roma si è iscritta a un Master in giornalismo, riscoprendo negli anni successivi l’amore per la scrittura. Passione che l’ha portata nel 2018 a essere tra i finalisti del concorso “La pelle non dimentica” e alla pubblicazione del racconto Residui di caffe (Le Mezzelane, 2018). Nel 2020 la sua riflessione L’attesa è stata inclusa nella raccolta Cara Italia, ti scrivo…Riflessioni, racconti, pensieri e poesie ai tempi del Coronavirus (Edizioni Tigulliana, 2020). Si è poi classificata terza al concorso letterario “Lettera d’amore” con una lettera immaginaria del giudice Giovanni Falcone a sua moglie, il giudice Francesca Morvillo. Dopo l’ammissione al corso di scrittura di serie tv presso la scuola Holden di Torino nel 2021 è impegnata nella scrittura di un film e di una serie tv.

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SEZIONE TESTO TEATRALE

1° PREMIO: Out of the blue di Chicco Dossi (Milano)

Chicco DossiChicco Dossi consegue la Laurea Magistrale in Filosofia con una tesi sui rapporti tra teatro e neuroscienze presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove attualmente lavora come assistente universitario e cultore della materia. Dal 2019 lavora con il Teatro della Cooperativa di Milano come assistente alla regia e alla drammaturgia. Tra gli altri spettacoli, ha collaborato alla stesura di Il rumore del silenzio (2019) di Renato Sarti, testo finalista al 55° Premio Riccione per il teatro. È stato finalista del bando College Autori di Biennale 2021. Nell’occhio del labirinto, il suo testo di esordio, debutterà al Teatro della Cooperativa nella stagione 2022/2023.

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2° PREMIO: Omissis di Alessandro Paschitto (Napoli)

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Si è diplomato al Corso Regia della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano nel 2021. Segue i workshop per autori della Biennale di Venezia con Martin Crimp (2021) e Letizia Russo-Linda Dalisi (2018). Allievo in corso di Scritture 2022 - Scuola itinerante di drammaturgia diretta da Lucia Calamaro. Diplomato in mimo corporeo all’ICRA Project e come attore al Teatro Elicantropo di Napoli. Con il testo Omissis è stato finalista al Premio Hystrio Scritture di Scena 2020 e ha vinto nel 2022 il Premio Nuove Sensibilità 2.0. Nel 2020 fonda la compagnia Ctrl+Alt+Canc con cui è vincitore del Premio Leo de Berardinis 2021 (prod. Teatro di Napoli - Teatro Nazionale) con il progetto Opera Didascalica (di cui è autore, regista e attore), semifinalista In-Box 2022, vincitore del bando nazionale “Call from the aisle” 2020 e menzione speciale alla Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2020. Finalista al Premio PimO¦ 2021 con il progetto Mastroianni e semifinalista al Premio Scenario 2020 e al bando Verso Sud con il progetto Afanisi (di entrambi è autore, regista, attore).

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SEZIONE TESTO CINEMATOGRAFICO

1° PREMIO: Il vento soffia forte per noi di Antonella Marsili (Arezzo)

Antonella MarsiliÈ autrice e sceneggiatrice. Ha scritto e diretto il cortometraggio Lo spazzolino. Sceneggiatrice del corto Heartquake, premio del pubblico al 48H Film Festival. Co-sceneggiatrice del cortometraggio Una giornata tutta per sé e regista del video documentario del corteo del 25 novembre a Roma per l’associazione NUDM. Autrice di un format web di interviste ad artisti. Attualmente si occupa di scrittura pubblicitaria, seriale e cortometraggi.

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SEZIONE TESTO CANZONE

Paolantonio1° PREMIO: I pupazzi del calcetto di Paolantonio (San Pietro Clarenza, CT)

Paolantonio è originario di un piccolo paesino catanese San Pietro Clarenza che ha ispirato la canzone vincitrice; da diversi anni vive a Milano. Finalista al Premio Bindi 2018, nel 2019 è stato uno dei vincitori di Musicultura con il brano Questa Assurda Storia, ispirato al caso Giulio Regeni. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo album, Io non sono il mio tipo, con la collaborazione di Giuliano Dottori e Taketo Gohara (Capossela, Brunori). La rivista «Rumore» lo ha recensito come "un pop colto e indipendente da nazionale cantautori". Nel 2022 viene invitato per uno showcase a Casa Sanremo, durante il festival, come una delle proposte più interessanti della nuova scena cantautorale italiana. Paolantonio unisce la musica all'impegno nel sociale: insegna Italiano a minori migranti; fa "inclusione musicale" con i bambini delle periferie milanesi; coordina il progetto "Cantautori a Scuola" di Fondazione Giorgio Gaber, grazie al quale fa conoscere i grandi maestri della canzone italiana d'autore a centinaia di ragazze e ragazzi.

Testo 

2° PREMIO: VHS di Filippo Muscaritoli (Roma)

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Nato e cresciuto a Roma, ha iniziato a interessarsi alla musica all’età di dieci anni, ma ha intrapreso gli studi del pianoforte solamente alle superiori, partecipando al Clivis Summer Festival nel 2011 e frequentando nel 2012 i precorsi al Centro Europeo Toscolano di Mogol, esperienza che ha cambiato il suo modo di vedere la musica pop. Dopo l’impegno in diversi progetti musicali, durante gli anni del percorso di studi in Architettura ha deciso di dedicarsi al suo progetto solista e di seguire progetti altrui, assistendoli nel momento creativo. Nel frattempo si è diplomato all’Accademia delle Arti Pier Paolo Pasolini di Roma nel 2019, esperienza triennale durante la quale la passione per la scrittura ha avuto modo di crescere e mettersi a confronto con una intera classe di cantautori. Attualmente sta lavorando all’uscita del suo primo album Del Giorno e della Notte.

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                                                                                                           - PREMI SPECIALI -

 

“INEDITO RITROVATO”

Lettera del 15 maggio 1863 di ALESSANDRO MANZONI inviata a EDMONDO DE AMICIS conservata alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano (scoperta dalla 2A Liceo Linguistico “E. De Amicis” di Cuneo, prof.ssa Chiara Perlo, in collaborazione con prof. Walter Cesana).

Alessandro Manzoni

Manzoni può essere considerato un patriota risorgimentale anche se non ha mai combattuto, ha scritto le odi civili Marzo 1821 e Cinque maggio, sosteneva la rivista "Il Conciliatore" in cui scriveva Silvio Pellico. Nella lettera premiata lo scrittore milanese esprime il suo parere sul poemetto La Polonia inviatogli dall’allora giovane studente Edmondo De Amicis, in cui si inneggia al patriottismo del popolo polacco che si batté per l’indipendenza della nazione, più in generale, di tutti i popoli che, nella seconda metà dell’Ottocento, combatterono per la libertà. Come se oggi un giovane studente cuneese dedicasse dei versi ai profughi ucraini, senza dimenticare tutti quelli delle altre guerre in corso.

Testo

 

“INEDITO YOUNG”

in collaborazione con Aurora Penne e l'Officina della Scrittura

I solchi del cuore di Alice Rizzo (Paola, CS), Liceo Classico “B. Telesio” di Cosenza, prof. Flavio Nimpo, iscritta sezione Poesia

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Nata nel 2004. Dal primo anno di liceo ha scoperto, grazie al professor Flavio Nimpo, un nuovo modo di esprimere, nella bellezza e fluidità del verso, l'istante, le sensazioni e la percezione del reale. Ha partecipato a numerosi premi, tra cui il Premio Ines Carratelli e il Premio Nazionale di Poesia Franco Loria di Crotone, in cui si è classificata al primo posto. È inoltre stata finalista per Poesis-Concorso Giovani poeti, e per il premio Albatros. Queste esperienze le hanno sempre ricordato quanto la poesia unisca anime, pensieri e sia universalmente eterna per chiunque la sappia coltivare e apprezzare. Scrivere è indubbiamente un dono, è la possibilità di dipingere, con timide movenze, la tela della nostra esistenza, rendendola viva e colmandola di pura essenza. L'augurio che porge a tutti e rinnova a sé stessa è quello di scrivere sempre per essere pienamente realizzati e avvolti dalla bellezza seducente della Poesia.

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La strada dei pini d’inchiostro di Bianca Versienti (Bari) iscritta Narrativa-Romanzo

Bianca VersientiNata nel 2004, frequenta il Liceo Classico Quinto Orazio Flacco. Nel tempo libero pratica pattinaggio artistico a livello agonistico e partecipa ad un corso di recitazione e teatro. Come Alternanza Scuola-Lavoro ha prodotto un soggetto per la creazione di una serie tv antologica, all’interno del progetto “MYOS - write your own series”, frutto della collaborazione tra l’Università Luiss di Roma e “Noisiamofuturo”. È inoltre vincitrice della borsa di studio “Teatri di Bari” con la poesia intitolata Per sempre intenso dedicata a un’amica d’infanzia che è venuta a mancare. A seguito del concorso nazionale di scrittura creativa “Lo stupore dell’arcobaleno” è stato pubblicato il suo racconto Oltre lo schermo (Gelsorosso Edizioni).

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I tatuaggi di Giulia, l’unica costola del divino Augusto di Gabriele Garofalo (Cosenza), Liceo Classico “B. Telesio” di Cosenza, prof. Flavio Nimpo, iscritto Narrativa-Racconto 

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Nato nel 2007. Ama scrivere sia racconti che poesie, in cui ha inciso le sue emozioni ispirandosi alla storia, alla letteratura, al mito, al suo credo ed allo sport. Ama il calcio, che pratica a livello agonistico, e il tennis. È stato finalista al concorso “Ve lo racconto io il mito” organizzato dall’Associazione Italiana di Cultura Classica “Antico e Moderno” e dalla Libreria Mondadori di via Piave a Roma, con la pubblicazione del racconto Il mito delle sorelle An all’interno dell’omonima antologia. È inoltre autore dell’articolo “L’abbraccio tra Oreste e il Metauro” pubblicato su «INTELLECTA (INTELlesioLECTA)» il giornale online del Liceo Telesio.

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